EVENTO RESIDENZIALE

CARDIOMIOPATIE
AFFRONTANDO LE NUOVE LINEE GUIDA
(Tra indicazioni e percorsi gestionali)

La recente pubblicazione delle Linee Guida ESC sulle Cardiomiopatie rappresenta una novità in ambito scientifico: per la prima volta sono state prodotte linee guida dedicate a tutte le cardiomiopatie, definite come una patologia del muscolo cardiaco strutturalmente e funzionalmente malato, in soggetti senza malattia coronarica, ipertensione, malattia valvolare e/o cardiopatia congenita. L'evoluzione delle conoscenze relative a questi Pazienti, consentito dalla sempre maggiore disponibilità della Risonanza Magnetica cardiaca e dalla possibilità della indagine genetica, ha determinato una svolta nella diagnosi e nella gestione di questi soggetti, con un percorso teso alla definizione del fenotipo, allo scopo di personalizzare la gestione. Attraverso un approccio “cardiomyopathy oriented”, basato su “red flags”, il cardiologo clinico deve mettere insieme tutte le informazioni: dall’anamnesi, alla valutazione clinica extracardiaca, alla risonanza magnetica e alla genetica, per arrivare quanto più possibile a personalizzare la malattia in ogni specifico paziente. Le Linee Guida rispondono ad una necessità clinica: la rilevante frequenza con cui questi pazienti si incontrano nella attività quotidiana, insieme alla difficoltà e delicatezza dei problemi che essi pongono, richiedeva un documento di riferimento. I Pazienti con cardiomiopatia sono spesso giovani, attivi, con scarse comorbilità, ed un rischio elevato di eventi cardiovascolari, ed un background genetico che rende obbligatorio anche la presa in carico della famiglia oltre che del paziente stesso. La centralità della clinica, l'attenzione al fenotipo ed, insieme, il forte messaggio relativo all'uso più esteso della RMN cardiaca e della indagine genetica (oltre agli esami diagnostici quali ECG, ecocardiogramma e imaging multimodale) costituiscono probabilmente la novità principale, contenute trasmessa dall’intero testo. Nello stesso tempo le raccomandazioni contenute nel documento, sono una grande sfida, anche organizzativa, rivolta alla Cardiologia. In particolare le linee guida raccomandano la creazione di gruppi multidisciplinari e la costituzione di una rete locale/regionale/nazionale/internazionale al fine di favorire una stretta collaborazione tra centro di riferimento delle cardiomiopatie e il cardiologo del centro periferico sia adulto che pediatra al fine di condividere i percorsi di cura e lo scambio di informazioni. Il Congresso vuole essere un primo momento di lavoro, offerto ai Cardiologi clinici ed a chi si occupa già di cardiomiopatie, per fare un punto operativo.

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